I Luoghi della Tuscia

BORGO DELLA TUSCIA

Civita Castellana è un importante centro del viterbese, rappresenta la culla della ceramica italiana ed è un luogo dall’importante patrimonio archeologico e naturalistico.

La cittadina ha una popolazione di 17.000 abitanti, il borgo, posto a 147 m. s.l.m. è situato su un pianoro tufaceo, eroso con il passare dei secoli, dai corsi d’acqua che lo lambiscono tutti affluenti del Tevere.

È ricca di storia in quanto era la capitale , con il nome di Falerii Veteres, in epoca preromana, dell’antica civiltà Falisca legata a quella Etrusca da rapporti politici e culturali. L’Ager Faliscus sorgeva tra il monte Soratte, il Tevere e i monti Cimini.

I Fallisci si distinsero soprattutto nell’arte della ceramica, e delle terracotte. Importanti anche per la conoscenza della civiltà Fallisca sono le Necropoli situate intorno al centro urbano. A testimonianza, inoltre della fervente vita religiosa dei falischi, troviamo i resti del Tempio di Giunone Curite, il Tempio di Mercurio.

Quando sopraggiunse Roma la città fu distrutta e gli abitanti si trasferirono sulla via Amerina ed edificarono una nuova città: Falerii Novi, ma dopo le prime invasioni barbariche, si riappropriarono della vecchia città edificando fortificazioni e assunsero come nome Massa Castellana.

La presenza e la diffusione del Cristianesimo in epoca medievale è testimoniata dalle numerose chiese rupestri disseminate nel territorio. Intorno all’anno 1.000 il Papa Gregorio V concesse il nome di Civitas alla cittadina e da lì si sviluppò il primo impianto urbanistico che culminò con la costruzione della cattedrale cosmatesca nel 1.200.

In epoca rinascimentale fu edificato il Forte dei Borgia e nel 1.700 il Ponte Clementino che diede alla città possibilità di sviluppi. Ma fu alla fine del XVIII secolo che l’architetto Valadier individuò Civita Castellana come luogo adatto alla produzione delle ceramiche per la presenza di giacimenti di argille particolari.

Esperienze da fare

È possibile su richiesta inoltre effettuare visite guidate della cittadina e della zona circostante con Fabiana Poleggi guida turistica abilitata per la lingua italiana e francese.
Esempi di alcune escursioni da fare in giornata:

  • Visita della cittadina:
    Piazza Matteotti, la piazza principale, ci offre la splendida Fontana dei Draghi del 1585, il palazzo Comunale, antichi palazzi con meridiane e bifore.
    Continuando verso Corso Garibaldi si arriva sulla scenografica Piazza del Duomo e ci si trova davanti all’imponente Duomo Cosmatesco ricco di marmi e mosaici del 1210.
    Lasciato il Duomo, poco distante possiamo visitare la Bottega di Mastro Cencio  uno dei più abili maestri riproduttori di ceramiche etrusche, falische e di ogni stile ed epoca.
    Ancora qualche passo e ci troviamo al cospetto del magnifico Forte dei Borgia , progettato dall’architetto Sangallo, l’imponente fortilizio militare del 1499, nonché dimora papale che ospita oggi il Museo Archeologico dell’Agro Falisco.
  • Antica Via Amerina, strada romana che congiungeva Roma ad Amelia (anticamente Ameria)
  • La necropoli degli Zucchi, i colombari, il ponte romano
  • Antica Chiesa di Faleri Novi e dei resti della città romana
  • Il percorso del fiume Treja
  • Il parco naturale di Corchiano
  • Il percorso degli Eremi sul Monte Soratte

Le festività

Le tradizioni più antiche di Civita Castellana sono legate al ciclo della cultura contadina.
Le feste principali sono i patroni Santi Marciano e Giovanni il 16 Settembre, ma che comprendono tutto il mese. Ma la festa che richiama un’intensa partecipazione è il Carnevale che ha radici storiche molto antiche e che si manifesta con sfilate di gruppi mascherati e cari allegorici. Una lunga tradizione si ritrova, anche, nella gastronomia, con ricette tipiche tramandate attraverso i secoli, ricche di sapori genuini e di prodotti tipici del luogo.
Festa dell’infiorata che si svolge il giorno del Corpus Domini nel mese di Giugno dove il centro storico viene ricoperto di fiori. 
Festival di Musica, danza e teatro che si svolge nel mese di Luglio.

Via Amerina

Era la strada consolare che si distaccava dalla via Cassia all’altezza della valle del Baccano e che attraversava tutto l’Agro Falisco fino ad Amelia.
Costruita dai Romani nel III secolo a.c. con lo scopo di diventare l’asse centrale di occupazione del territorio falisco, permetteva anche un collegamento più rapido tra la sede del potere romano e le zone provinciali.
Il suo andamento rettilineo fu reso possibile, nonostante il territorio accidentato, grazie a opere di ingegneria nel tufo chiamate Tagliate. È sulle pareti di queste Tagliate che sono state scavate numerose tombe falisco-romane e mausolei.

Caprarola

Edificata sopra uno sperone a 500 m s.l.m. deve la sua particolare struttura urbanistica al genio dell’architetto il Vignola. È centro di notevole interesse storico, culturale e naturalistico ed è stata infatti oggetto di studio da parte della scuola di architettura del principe Carlo d’Inghilterra.
Sorta nel medioevo, la cittadina raggiunse il suo massimo splendore con la famiglia Farnese che costruì alla sommità del paese il sontuoso Palazzo, considerato una delle opere più raffinate ed eleganti del 1.500.

Capranica

Cittadina di fondazione etrusca sorge su una roccia di tufo. Il borgo antico è formato prevalentemente da case e palazzetti del XVI sec. Famoso è il castello degli Anguillara del 1.400.
Inoltre la cittadina fu sotto la protezione dei pontefici, e ne sono prova le numerose chiese da visitare.

Nepi

Città falisca, divenne un’importante stazione strategica lungo il tracciato della via Amerina.
Nel 1.100 si costituì come libero comune e nel XV sec. Passò sotto l’egemonia del papato.Infatti sotto il papato dei Borgia venne eretto il castello dove visse la famosa Lucrezia.
Inoltre possiamo ancore ammirare le grandi arcate dell’acquedotto costruito nel 700 dall’architetto Barigioni.

Bomarzo

Tenuta del Principe Orsini che nel 1.552 creò un labirinto di simboli dove si potesse vagare fino a smarrirsi tra statue gigantesche e creature mostruose. Alla morte del Principe il parco fu abbandonato e restaurato dopo secoli e conserva ancora il fascino del passato..